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Foliage in autunno
Le quattro stagioni nei Comuni di Valmalenco e Val Poschiavo
Il termine foliage significa letteralmente “fogliame”. Si tratta di un fenomeno naturale: in autunno le piante caducifoglie assumono una nuova veste, si tingono di giallo, oro, rosso, arancione, porpora, marrone. Sono infinite le tonalità che si possono scorgere camminando nei boschi. Stare a contatto con la natura rilassa il corpo e la mente, se a questo si aggiungono i benefici della “cromoterapia” il benessere è assicurato. Il faggio (Fagus sylvatica L.) è facilmente riconoscibile per la corteccia liscia e grigia, l’acero di monte (Acer pseudoplatanus L.) per le grandi foglie palmate; il ciliegio selvatico (Prunus avium (L.) L. ) che mantiene la sua bellezza dalla primavera quando è il primo a fiorire, fino all’autunno; il sorbo montano (Sorbus aria (L.) Crantz) o il sorbo degli uccellatori (Sorbus aucuparia L.) i cui frutti sono un’ottima fonte di sostentamento per gli uccelli fino al tardo autunno; il frassino (Fraxinun excelsior L.) con le foglie imparipennate; la betulla (Betula pubescens Ehrh) con la corteccia chiara che si sfalda facilmente; il carpino nero (Ostrya carpinifolia Scop.) con la chio ma raccolta e un po’ allungata; e, infine, il larice (Larix decidua Mill.) l’unica conifera d’alta quota che perde gli aghi in autunno.