- Art & Culture
Le Stüe di Sondrio
Incastonata nel cuore delle Alpi, Sondrio è un piccolo gioiello, di legno, di acqua e di pietra, da scoprire e riscoprire.
Un cuore di inaspettate bellezze immerso in un paesaggio montano che toglie il fiato.
Il centro storico riesce a stupire con i suoi scorci inattesi, i palazzi signorili e le case rurali.
Passeggiando per le nuove e le antiche vie si possono scoprire affreschi rinascimentali dell'Orlando Furioso, caratteristiche Stüe lignee cinque e seicentesche , edifici neoclassici e liberty, sculture contemporanee.
La stüa rappresentava il cuore della casa tradizionale, tanto di quella povera come di quella nobiliare, era interamente rivestita in legno e riscaldata da una stufa generalmente in maiolica, alimentata dall'esterno.
Traeva il nome dal termine latino estu(p)ha stanza riscaldata a vapore.
Venivano realizzate su misura degli ambienti e solitamente era utilizzato il legno di cirmolo o cembro per la sua capacità di resistere agli sbalzi di temperatura, per la sua gradevole profumazione balsamica e per la notevole resistenza ai tarli.
Purtroppo le stüe furono quasi sempre considerate come beni mobili, così spesso vennero smontate, vendute e trasferite, sezionate o distrutte per costruire mobili.
Nella provincia dovevano essere molte, tra le private più note si possono ricordare nelle case Lavizzari e Pelosi, in Sondrio, nel Castello Paribelli in Albosaggia.
A Sondrio se ne possono ammirare 3 comunali:
- la Stüa Rigamonti di Palazzo Pretorio
- la Stüa Carbonera di Villa Quadrio
- la Stüa Salis di Palazzo Sassi de'Lavizzari
Due musei, il prezioso MVSA e il nuovissimo CAST, ci sveleranno, con linguaggi diversi, la città e il territorio, la cultura e le tradizioni, la sua storia e le sue storie.
(Fonte testo e immagini: sito www.visitasondrio.it)