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Palazzo Sertoli
Sulla suggestiva Piazza Quadrivio dalla caratteristica fontana con vasca monolitica circolare del 1820, si affacciano 3 palazzi nobiliari Sertoli, Giacconi e Paribelli, acquistati dalla famiglia Sertoli.
La sistemazione settecentesca del barocco Palazzo Sertoli si deve a Cesare Parravicino Sertoli (1698-1780). Ristrutturato nel ‘700 dall'architetto Pietro Solari di Bolvedro, che completò anche la torre campanaria accanto alla Collegiata in Piazza Campello.
L'attrattiva principale del palazzo, attualmente sede di un Istituto di Credito che ha provveduto al suo restauro, è il magnifico Salone dei Balli: un ambiente di grande effetto scenico, con le pareti coperte da affreschi trompe-l'oeil raffiguranti fughe prospettiche di colonne attribuite a Giovan Antonio Torricelli, alleggerito da eleganti logge e balconcini sostenuti da mensoloni rivestiti di stucchi.
Interessanti sono pure le suggestive cantine e la cappella che conserva una tela del pittore bergamasco Giuseppe Prina. Lungo i corridoi e nelle stanze del palazzo trova posto una ricca collezione di opere d'arte del Seicento lombardo.
L'intervento di restauro ha interessato anche gli antistanti giardini nei quali sono stati reintrodotte le piante e le essenze originali.
Giardino della scultura
La collezione di scultura contemporanea è allestita presso il giardino e i cortili di palazzo Sertoli. Comprende numerose opere in bronzo e in pietra di artisti italiani e stranieri tra i quali vale la pena di ricordare Mario Negri, Arturo Martini, Pietro Consagra, Lidia Silvestri, Agustin Cárdenas, Novello Finotti e Giancarlo Sangregorio. Palazzo Sertoli ospita anche una galleria con un ricco programma di esposizioni artistiche relative, prevalentemente, al periodo contemporaneo.