Il centro della politica e della religione del capoluogo: la Chiesa parrocchiale dei SS. Gervasio e Protasio e Palazzo Pretorio, sede del Comune, una di fronte all'altro, si guardano da secoli.
Palazzo Pretorio: sede del governatore grigione a partire dal 1552, subì pesanti modifiche e ristrutturazioni agli inizi del novecento da parte dell'ing. Antonio Giussani.
 

Nonostante il nome, il progetto del campanile della parrochiale non si deve a Pietro Ligari. La benedizione e la posa della prima pietra avvennero il 29 marzo 1740.
 

Il palazzo di origine cinquecentesca ospita dal 1990 il MVSA, Museo Valtellinese di Storia e Arte. All'interno vi aspetta la stupenda stüa lignea e le sei sezioni del museo civico di Sondrio. 
 

Uno dei crocevia principali del centro storico, forse chiamata così per il passaggio dei carri oppure perché da qui partono quattro vie. 
 

La bellissima facciata lascia solo intuire cosa si cela all'interno: il Salone dei balli, affrescato da Giovan Antonio Torricelli. 
 

Attraversa l'antico quartiere contadino, tra case rurali, ballatoi in legno, involt in pietra e cappellette devozionali.
 

Unico sopravvissuto dei tre castelli medievali di Sondrio, da dieci secoli protegge la città. Al suo interno scopri CAST - il CAstello delle STorie di montagna. 
 

200 gradini per arrivare velocemente dalla piazza più antica della città alle pendici del colle di Masegra. 
 

Dall'epoca medievale nella contrada di Fracaiolo si installarono numerosi opifici che per secoli assicurarono alla città farine e cereali macinati, nonché attrezzi in ferro battuto, manufatti di rame e opere di falegnameria. 
 

Già nel '600 un cronista ci fa sapere che a Gombaro "...si sbanchetta con ogni delitia invitando il caldo et lì rinfrescati [...] si fanno grandissime arcadie". Verso la fine dell'Ottocento nella bella stagione vi funzionava un ristorante e vi si potevano intraprendere passeggiate ed escursioni nelle gole. 
 

La Chiesetta di San Bartolomeo, in località Campoledro a Mossini, fu costruita nel 1413 interamente sulla roccia. Presenta abside prismatica e sul lato sud della navata unica stupendi affreschi. 
 

L'antico castello dei SS. Giorgio e Lorenzo viene donaato dai De Capitanei all'inizio del XII per creare un monastero, che nel Settecento ospitava ventotto religiose. Venne soppresso intorno al 1805. 
 

La contrada della Baiacca presenta un aspetto tipicamente rurale, distinta dalla caratterizzazione "aristocratica" che invece si riscontra negli edifici sottostanti lungo l'antica via Valeriana. 
 

L'antica via Valeriana. Da Piazza Cavour comincia un percorso tra corti e palazzi alla scoperta delle radici nobiliari dell'abitato di Sondrio.