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Castello dell'Acqua - Campisc
Alpi Orobie - Castello dell'Acqua
L’Amministrazione del Comune di Castello Dell’Acqua ha recentemente effettuato degli importanti lavori sui sentieri del suo territorio, che sono stati mappati, puliti e dotati di segnaletica verticale e orizzontale, per migliorarne la fruibilità. Il risultato è una rete di sentieri ben tenuti e segnalati che possono essere esplorati anche con la mountain bike. Il terreno è adatto a capacità tecniche diverse: dalla mulattiera acciottolata con gradini naturali al trail compatto e con pochi sassi, dal pendio dritto e ripido al trail con tornanti.
La presenza di un itinerario etnografico che permette di visitare una Pila, un Mulino e una Fucina consiglia di moderare la velocità e di fare attenzione alla presenza degli escursionisti a piedi.
La salita per tutti gli itinerari si svolge lungo la strada comunale che sale dal fondovalle (area di sosta Sentiero Valtellina vicino al Campo sportivo della frazione Cavallari), passa dalla piazza del Comune e prosegue fino all’Alpe Piazzola e ai suoi splendidi panorami sulla Valtellina (quota 1200 m). La strada è asfaltata fino a quota 920 m circa dove diventa sterrata con fondo buono. La pendenza è prevalentemente attorno al 7/8 % con tratti più tranquilli e altri più duri fin oltre il 10%. Si può evitare la fatica salendo in auto fino piccolo parcheggio di Cà Gianni (quota 860 m) e fino all’Alpe Piazzola acquistando il permesso di €5 presso il bar a San Giacomo, a destra appena dopo aver attraversato l’Adda provenendo dalla statale.
Il percorso e' divertente e di media difficolta', il fondo e' quasi sempre compatto, le curve sono ampie e i passaggi con gradini sono pochi e non proibitivi. Questa discesa, cosi' come quella del Sugarel, è più difficile e tecnica rispetto alle altre due presenti in zona. Dopo un tratto di strada sterrata sotto l'Alpe Piazzola si comincia la discesa su un sentiero abbastanza stretto e ripido. Il fondo inizialmente e' compatto, poi diventa progressivamente più sconnesso con sassi mossi. Si affrontano due tornanti a gomito e si prosegue scendendo in mezzo al bosco talvolta su fondo acciottolato, con gradini naturali e antichi muretti di sasso ai lati: ci vuole concentrazione e capacita' di controllo della MTB, ma si ottiene anche soddisfazione e divertimento oltre al piacere di scendere in un ambiente naturale affascinante. La prima parte termina sulla strada della Val Malgina; da qui una mulattiera piu' larga, ma sempre acciottolata, porta nella zona del percorso etnografico a Cà D'Albert passando dalla Pila e dal Mulino (è presente anche una trattoria nelle vicinanze nella frazione Cortivo). Nell'ultimo tratto si torna su ripido e stretto sentiero con alcuni tratti tecnici (tornante con gradini). Si giunge infine nel fondovalle dove si puo' visitare la Fucina.
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