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Chiesa di San Vittore
Una bella mulattiera conduce a questo imponente edificio che sorge fuori dal paese su di un promontorio posto a picco sul torrente Livrio.
La chiesa parrocchiale di San Vittore, nella attuale struttura sorretta da imponenti arcate, è stata ricostruita ed ampliata nel 1617 sulle rovine di una precedente medioevale; sorge fuori dal paese di Caiolo su un promontorio posto a picco su un burrone, in fondo al quale scorre il torrente Livrio.
Vi si accede salendo a piedi una bella mulattiera, dopo aver sorpassato un piccolo ponte sul torrente, oppure per la strada che porta al retrostante cimitero.
La Chiesa ha sulla facciata un portico che prosegue sul lato destro e conduce ad un ingresso laterale e all‘ampia ed antica casa parrocchiale.
Imponente e disadorna all‘esterno, la chiesa internamente conserva stucchi, dipinti ed altari per lo più riferibili al Sei e al Settecento.
Il portale principale è semplice ed ha i battenti in legno scolpito, datati 1619; l‘interno è a una sola navata con quattro cappelle laterali, tra le quali di maggiore rilevanza artistica è quella di Sant‘Antonio abate, riccamente ornata da un apparato plastico attribuibile ad Alessandro Casella e Bernardo Bianchi, stuccatori ticinesi lungamente attivi in Valtellina. Addossata alla parete di destra della navata si ammira una preziosa ancona lignea intagliata da ignoti artisti e dipinta nel 1539 da Vincenzo De Barberis.